Nettuno Scacchi

Associazione Dilettantistica Scacchi Nettuno – Gardolo (TN)


Più che altro una rimpatriata l’Assemblea nazionale della FSI tenuta a Milano domenica 9 dicembre. Sicura la rielezione del presidente uscente Giampiero Pagnoncelli, unico candidato alla presidenza. Sicuri i due rappresentanti in quota giocatori con due candidati per due posti. Un po’ di incertezza per l’elezione nel Consiglio Federale per quanto riguarda i consiglieri in quota società dove per 7 posti si poteva scegliere da una rosa di dieci nomi e per il rappresentante in quota istruttori dove per un posto c’erano ben tre candidati.
Qualche candidato le scorse settimane ha cercato di animare il dibattito con un giro di mail ma con scarso successo. In questi casi è normale che dietro le quinte ci sia un discreto tam tam per perorare il voto per liste bloccate. A dire il vero, visti i numeri, non potevano esserci due cordate contrapposte per cui ha spopolato la lista del presidente Pagnoncelli che ha espressamente chiesto all’assemblea di convergere su una lista di 10 nomi “sicuri”.
Ciò che ha colpito è stata la completa mancanza di un momento di confronto. La scelta di ridurre i lavori dell’Assemblea al solo pomeriggio ha scoraggiato se non impedito di fatto ogni possibile intervento. In pratica, alla relazione del presidente è seguita la cerimonia di premiazione dei soci benemeriti e dei maestri ad honorem e una rapida presentazione dei candidati con l’invito di fare in fretta per permettere ai delegati di partire il prima possibile per prendere il treno o l’aereo e tornare a casa.
Così inizio Assemblea alle 13,30 ed inizio votazione prima delle 15,30. Due ore per celebrare un rito che avviene una sola volta ogni quattro anni, l’unico momento in cui i presidenti dei circoli di scacchi di tutta la penisola si riuniscono in assemblea per confrontarsi, discutere ed eleggere il Consiglio Federale che guiderà la Federazione per il prossimo quadriennio olimpico. Certo, votato si è votato e Pagnoncelli è stato confermato presidente con 179 voti. Percentali bulgare si sarebbe detto tempo fa anche considerando le 18 schede bianche e 1 scheda nulla.
Nessuna traccia di confronto e discussione dicevamo e così ci capita di avere quasi invidia di quel delegato che si è attardato in coda alla mostra “Amore e Psiche” e che non è riuscito a votare. Poi ci ricordiamo che già quattro anni fa ci eravamo ripromessi di delegare qualcuno a rappresentarci… quattro anni dopo però non ce ne siamo ricordati… fra quattro anni chissà…
Così l’immagine più simpatica che portiamo via da Milano è la foto di Italo con le mani sopra l’urna della votazione nel ruolo di vicepresidente di assemblea, garante anche in sede nazionale come in sede locale della regolarità delle votazioni.