Ottimi risultati da Civitanova Marche ai Campionati Italiani per i ragazzi del Nettuno. Seresin Francesco e Tonina Filippo sul podio del torneo di categoria 2N. Comai Samuele, a lungo in testa alla fascia di categoria 3N, chiude in terza posizione.
Ma a Civitanova Marche va in scena La “Tempesta perfetta”. Francesco vede sfuggire il sogno di laurearsi Campione Italiano di categoria 2N a causa del “Fuoco amico”.
Che dire…
a priori probabilmente Francesco avrebbe firmato un secondo posto con 7 punti su 9 partite… alla fine non può che rammaricarsi di aver visto svanire all’ultimo momento un traguardo che era a portata di mano. Un torneo perfetto il suo. Un primo posto che sarebbe stato strameritato e che al 100% sarebbe stato suo non avesse incontrato sulla sua strada Filippo all’ultimo turno. Un torneo condotto in testa dall’inizio fino all’ultima partita quando il Vega, o chi per lui, si è divertito a mettergli contro l’amico Filippo.
Il quadro all’ultimo turno:
Francesco guida la classifica con 7 punti. Alle sue spalle DI BENEDETTO Desiree ha 6,5 punti ed ha un buckholz nettamente inferiore al suo. Francesco ha giocato con tutti i primi in classifica, per cui Vega deve scendere alla settima posizione per individuare il primo avversario utile, Filippo appunto, che con 5,5 punti sta cercando di riscattare un avvio di torneo incerto e che vuole sfruttare l’ultimo turno per chiudere nelle prime posizioni. A Francesco basta una patta per laurearsi Campione Italiano di categoria 2N e guadagnarsi il titolo di 1N. Filippo vuole vincere per dimostrare di valere le prime posizioni.
La tempesta perfetta si è realizzata.
Alla tensione di una partita decisiva di un torneo importante, si sovrappone la necessità di giocarsi la partita contro un compagno di circolo contro cui si sono fatte centinaia di partite, contro cui si giocheranno altre centinaia di partite…
Ne esce una partita tiratissima da 4,5 h. Francesco commette un errore ed infine vince Filippo. Desiree vince la sua partita e scavalca Francesco in classifica. Niente Campione Nazionale per il Nettuno ma un secondo posto per Francesco ed un terzo posto per Filippo.
A caldo, saputo che Francesco avrebbe giocato contro Filippo l’ultimo turno, si è ventilata l’ipotesi di telefonare a Filippo chiedendogli, per l’onore del Circolo, di concedere la patta a Francesco. Non l’ho fatto e sono convinto che sia stato meglio così. In primis non penso che un presidente possa intromettersi in queste questioni, anche se ammetto che avrei “goduto come un riccio” se avessimo potuto vantare un secondo Campione Nazionale dopo Samia.
Nessuno di loro giustamente ha ritenuto opportuno telefonarmi e chiedere che ne pensavo. Già sabato sera però mi sono chiesto che gli avrei detto… Va bene non intromettersi ma se mi avessero cercato, a domanda precisa -Che cosa facciamo? Cosa gli avrei risposto?
Avrei potuto dirgli solo quello che “predico” da anni
– che gli scacchi sono uno sport individuale,
– che quando ci si siede davanti alla scacchiera, chi ti siede di fronte è un avversario, non è né un nemico né un amico,
– che qualsiasi accordo favorisce qualcuno ma penalizza qualcun’altro
– che una amicizia va oltre ad una sana rivalità sulla scacchiera.
Insomma gli avrei detto di giocarsela anche se, non me ne voglia Filippo, avrei fatto il tifo per Francesco o per una patta.
Ma insomma Francesco avrebbe potuto aspettarsi la patta da Filippo? Filippo avrebbe potuto accordare la patta a Francesco senza essere tacciato di comportamento antisportivo? A mio modo di vedere, ci poteva stare tutto, ma doveva rientrare nei rapporti fra di loro. Gli avrei però detto che qualsiasi decisione doveva rimanere confinata a Civitanova Marche che non avrebbe dovuto assolutamente creare aspettative di scambi di “favori”.
Ma ormai è acqua passata. Direi che ora sono curioso di vedere gli sviluppi a cominciare da venerdì sera quando ci troveremo a festeggiare oltre ai risultati di Courmayeur i risultati di Civitanova Marche.
Io auguro a tutti e due di mantenere una sana rivalità sulla scacchiera… sarà un “piacere” se potremo vederli amici come sempre scontrarsi senza risparmiarsi in tutti i tornei che affronteranno da qui in avanti ma pronti ad unire le forze per giocare insieme nel CIS o nel Campionato U16 a squadre…
Chiudo ringraziando loro e Samuele per aver tenuto alto il nome del Nettuno anche in quel di Civitanova Marche. Un abbraccio a tutti.
E’ difficile rispondere in casi come questi.
Ancor di + se ti telefonassero a sorpresa!
Il mio pensiero è che il presidente di un circolo non deve determinare il risultato di una partita. Il campione italiano deve saper vincere anche contro Tonina. E lo dico per averci perso anch’io.
Una nota di merito ai ragazzi per non aver concordato tra loro alcun risultato a priori. ciaoo, Gluca
Oltre ai miei più sinceri complimenti a Francesco e Filippo, voglio pubblicamente esprimere la mia ammirazione per la grande serenità e saggezza con la quale il “nostro” Presidente ha esposto l’intera faccenda.
Sabato sera in quel di Condino, dove Gianluigi aveva giocato ed io arbitrato, l’idea di ottenere in questa fantastica stagione ben DUE titoli di campione italiano ci aveva fatto sognare.
Nella ventilata ipotesi di telefonare a Filippo (ormai fuori dalla lotta per il titolo) e concordare una patta per consentire a Francesco una matematica vittoria per l’onore del Circolo c’è pure il mio zampino.
Nei numerosi tornei che ho arbitrato ne ho viste di ben peggio…..
Ma oggi, alla luce di quanto successo e dopo aver letto l’articolo di Gianluigi, sono convinto che sia stato meglio così.
Due posti sul podio, anche se l’oro è stato mancato per un nulla, sono un risultato eccezionale.
La mia speranza è che questo sia solo l’inizio e che la sana e grande rivalità fra i nostri due alfieri, accentuatasi in questa occasione, possa essere di stimolo per future imprese.
Arrivederci a venerdì.
Italo
Una canzone di parecchi anni fa diceva “se sei buono ti tirano le pietre, sei cattivo e ti tirano le pietre…..”
sembrerebbe la colonna sonora di Filippo e Francesco.
Un anno fa essersi accordati (era il turno finale del torneo di primavera ad Arco) ha scatenato una certa discussione sul tema, quest’anno invece, prima della “tempesta perfetta”, non lo hanno fatto e ne è conseguita comunque polemica.
Come ha detto Gianluigi, l’accordo presuppone comunque il danneggiare qualcun altro giocatore e in altre occasioni anche Filippo e Francesco stessi sono stati “danneggiati” da accordi altrui, quindi vista così, personalmente, penso abbiano fatto comunque bene a giocarsela.
Se un comportamento, nel caso specifico il combinare l’esito della partita, si ritiene non sia “eticamente corretto”, soprattutto in ambito sportivo (o simile),
non lo è “a prescindere”, altrimenti sarebbe a dire che se c’è una posta in gioco “rilevante” (ed è tutto relativo chiaramente)
è ammesso derogare a certi principi.
Detto ciò nessuno (… della spedizione trentina) si sarebbe stupito più di tanto se un accordo ci fosse stato, magari
si sarebbero lamentati nel clan di Desiree.
L’eventuale accordo però ritengo andasse fatto in modo esplicito e direttamente la sera prima, conosciuti gli abbinamenti.
La sera prima Francesco per primo ha detto a Filippo che avrebbe giocato e Filippo ha risposto “certo, anch’io”.
Comprendo perfettamente la delusione di Francesco, chi non sarebbe stato amareggiato dopo un torneo sfumato così, però credo che la stretta di mano che ci si scambia a fine partita abbia un significato che è giusto considerare.
Fra l’altro ….
visto che, quando Filippo e Francesco hanno finito, la partita di Desiree era ancora in pieno svolgimento,
… e se Desiree avesse perso o pattato la sua partita?
Ora staremmo a festeggiare un primo e un secondo posto … e tutto andava bene.
Michele