Nettuno Scacchi

Associazione Dilettantistica Scacchi Nettuno – Gardolo (TN)

Approccio “Social” o “Individuale”?

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“Settembre è il mese del ripensamento…” cantava Guccini… quanto aveva ragione…
ad inizio attività, che per quanto riguarda l’attività giovanile coincide con l’inizio dell’anno scolastico, giunge solitamente il momento di ripensare a ciò che si è fatto e valutare se c’è qualcosa da cambiare… in meglio possibilmente…
Con l’esperienza di otto anni vissuti intensamente, riformuliamo le basi su cui si poggia il settore giovanile cercando di spiegarne la ragione.
Cerchiamo innanzitutto di esplicitare la funzione di una Associazione Dilettantistica. L’AD Scacchi Nettuno è formata da persone che hanno la passione degli scacchi e che vogliono incontrarsi per condividere la loro passione, mettere in comune le proprie conoscenze per crescere insieme.
Da 8 anni a questa parte un gruppo di associati si è impegnato ad offrire a numerosi ragazzi un percorso formativo ed ha trasmesso loro la propria passione puntando innanzitutto su un “approccio social agli scacchi“. I corsi sono stati strutturati per fasce d’età e livello di gioco. L’esperienza è stata vissuta il più possibile all’interno di gruppi omogenei. Si è cercato di trasmettere i valori di lealtà e di rispetto per gli avversari.
Il Nettuno ha cercato di contenere negli anni i costi per le famiglie per permettere a tutti di partecipare alle attività proposte. Scopo dell’AD Scacchi Nettuno non è creare campioni ma dare modo a tutti di sviluppare le proprie capacità in uno spirito di gruppo in cui la competizione non sia esasperata, in cui i successi di uno siano fonte di soddisfazione per tutti ed in cui non si lasci indietro nessuno.
L’AD Scacchi Nettuno consiglia in primis un approccio all’attività scacchistica di gruppo e quindi “social”. In genere la condivisione della propria passione con gli altri permette una crescita graduale solida ed equilibrata permettendo di gettare buone basi sia teoriche che agonistiche per un’attività amatoriale ed agonistica duratura. L’apprendimento graduale ed il continuo confronto con chi è al tuo stesso livello di conoscenza permette di sedimentare meglio le conoscenze e di rafforzare in modo duraturo le abilità.
In questi anni, alcuni ragazzi hanno cominciato a percorrere strade individuali rivolgendosi con più o meno continuità ad un istruttore personale. Tutto legittimo naturalmente. Chi frequenta i tornei sa che i ragazzi che hanno i migliori risultati hanno alle spalle un personal trainer.
Un percorso personalizzato, specie in giovane età, deve essere valutato attentamente. Presuppone un investimento notevole in termini di tempo, energie fisiche e mentali prima ancora che economiche. Nell’impostare un percorso individualizzato bisogna avere chiari gli obiettivi che, generalmente, consistono in un rapido salto di categoria. Bisogna mettere sui piatti della bilancia costi e benefici. Il focus comunque è spostato dal gruppo all’individuo. Il miglioramento del proprio elo diventa l’obiettivo primario perché considerato la cartina di tornasole dell’investimento fatto.
Un percorso individuale accompagnato da studio e da frequenti tornei permette di solito di bruciare velocemente le tappe e di salire velocemente nel rating. Il rischio è che arrivati ad un ottimo livello, constatato di non poter più dedicare lo stesso tempo ed energie, si debba optare fra l’accettare di vedere scendere velocemente il proprio punteggio elo (diventare un CM o una 1N “decaduta” come i ragazzi impietosi indicano a volte i loro avversari e di cui io stesso sono un perfetto esempio) oppure smettere di fare competizioni ufficiali in attesa di tempi migliori in cui si avrà più tempo… tempi che rischiano di non arrivare mai.
I percorsi “social” ed “individuale” non sono facilmente compatibili. Nella maggior parte dei circoli il problema non sussiste in quanto l’esperienza “social” è offerta solo ai principianti e non vengono offerti corsi avanzati, per cui diventa giocoforza rivolgersi a istruttori personali una volta iniziata l’attività.
Preso atto di questa realtà, da quest’anno chiederemo ai nostri ragazzi di fare una scelta fra i due percorsi. Chi opterà per un percorso individuale quindi non potrà partecipare ai corsi di gruppo e viceversa.

Fine prima parte 🙂