Nettuno Scacchi

Associazione Dilettantistica Scacchi Nettuno – Gardolo (TN)

Luci ed Ombre sugli scacchi in Trentino

Sabato 22, dopo tre mesi di richieste, in una riunione fiume di 6,5 ore aperta a tutti i tesserati trentini, il Delegato regionale ha illustrato i bilanci degli ultimi tre anni dell’ex Comitato Provinciale scacchi ed ha fatto una relazione dell’attività svolta. Una decina le persone presenti.

La fetta più grande dei bilanci è costituita dall’attività legata ai corsi nelle scuole e al coordinamento della trasferta alle fasi nazionali dei CGS.
Dalla relazione sull’attività svolta è emerso il quadro di un movimento con luci ed ombre.
Ci fermiamo sulle ombre perché è in questi punti che ci sono i maggiori margini di miglioramento.
Ombra 1
Circa la metà degli U18 trentini iscritti nel 2012 non hanno rinnovato la tessera nel 2013. Il numero totale cala solo del 15% (da 196 a 165) grazie al tesseramento di nuovi iscritti ma emerge la ridotta capacità di “fidelizzare” i ragazzi. Questo non permette la continuità nella preparazione e quindi pregiudica la possibilità di alzare il livello di gioco. Non è dunque un caso che il Nettuno, dove il “tasso di abbandono” è molto limitato, abbia avuto in questi anni il gruppo di U16 più competitivo.
Il Nettuno, grazie alla continuità ha potuto programmare più corsi per livello di gioco. I nostri corsi sono sempre stati aperti alla partecipazione di ragazzi tesserati con altri circoli. Negli anni hanno partecipato ai nostri corsi solo 2 ragazzi non tesserati con noi. Senza fare nomi un ragazzo di Arco ed uno di Termeno. Entrambi sono ancora tesserati con i loro circoli di provenienza.
Ombra 2
La partecipazione ai Campionati Provinciali U16 da alcuni anni è costantemente in diminuzione ed ha registrato un calo di circa il 36% in pochi anni.
Questo è forse il segnale più preoccupante. Sicuramente positivo avvicinare più ragazzi possibili agli scacchi attraverso i corsi nelle scuole o nei circoli ma se poi non li si avvicina ai tornei la passione non scatta ed ogni anno si deve ricominciare tutto daccapo. Nel 2013 con 165 tesserati solo 65 hanno partecipato al Campionato Provinciale U16. 100 ragazzi hanno disertato l’appuntamento più importante dell’anno. Un po’ come se ci si allenasse tutto l’anno a calcio ed al momento della partita non ci si presentasse mai, nemmeno alla finale, pur essendo convocato.
Ombra 3
La partecipazione ai tornei giovanili è limitata. I pochi tornei giovanili promossi in periodo invernale fanno fatica a superare i venti iscritti U16.
Il Nettuno negli anni si è inventato un GranPrix U16 ed ha fatto giocare ai ragazzi una volta alla settimana un torneo lampo. La partecipazione a questi tornei è sempre stata aperta a tutti, anche ai tesserati degli altri circoli ma raramente qualcuno si è fatto vivo.
Ombra 4
La partecipazione alla fase nazionale dei Campionati Italiani U16 in questi anni è stata sostenuta dal gruppo del Nettuno (10 ragazzi su un totale di 15 anche a Courmayeur nel 2013). In particolare da segnalare la quasi totale assenza dei tesserati dell’UST che sulla carta è il circolo trentino più numeroso ma che nel 2013 aveva un solo tesserato a Courmayeur (90 ragazzi tesserati TJ+TG) e che nel 2012 non aveva nessun tesserato a Ragusa (132 ragazzi tesserati TJ+TG).
Ombra 5
La partecipazione dei tesserati trentini ai tornei ufficiali promossi sul territorio provinciale è molto limitata rispetto alle potenzialità.
Ne fa le spese particolarmente il Campionato Provinciale assoluto che da alcuni anni langue con una quindicina di iscritti.

Questa è la lettura cruda che emerge dalla analisi dei dati presentati sabato scorso dal Delegato regionale.
Sabato prossimo si riparte per capire come sia possibile invertire la tendenza. Sul tavolo, la proposta anticipata nell’ultima riunione, che sia applicato sistematicamente il principio di sussidiariatà (Ciò che possono fare i circoli lo devono fare i circoli) perché questo è l’unico modo per garantire uno sviluppo equilibrato e duraturo del movimento scacchistico provinciale.